venerdì 17 maggio 2013

Ricetta dei cestini croccanti per gli spaghetti cacio e pepe

Dopo esservi esercitati per anni (?) nell'arte del cacio e pepe, è giusto insegnarvi il perfezionamento di questa somma disciplina, ovvero il cestino.
Scaldate una padella antiaderente sul fuoco senza condimenti, e distribuitevi un uniforme strato (3 mm) di parmigiano reggiano stagionatura non inferiore a 24 mesi, a formare un disco di 15 cm di diametro.
Il formaggio si scalderà, fonderà, friggerà, formerà una pasta uniforme filante che non dovrete toccare finché a occhio (qui sta il difficile) non vi darà l'impressione che provando a tirarlo su con un mestolo piatto (quello per le lasagne, tanto per capirci) si alzerà tutto insieme e vi permetterà di girarlo stile frittata. Indicativamente, ci vorranno un paio di minuti a fuoco medio.
Mettete in conto alcuni tentativi falliti, ecco.
Dopodiché, quando sarà cotto sui due lati, prendete il bel cialdone morbido e trasferitelo velocissimamente su una coppetta da dessert/gelato/macedonia rovesciata, fatelo aderire delicatamente alla medesima, in modo che prenda all'incirca una forma concava. Nel giro di pochi secondi indurirà, quindi fate presto e accontentatevi (sennò rompete tutto).

Ecco! Ora non vi resta che disporre la cialda nel piatto e riempirla di spaghetti cacio e pepe.

Fa figura con poco e, tra parentesi, è anche buona da mangiare.


Le donne, che brutte persone/13

Quelle che sentono dentro di loro uno spirito (cit.) che dice: "io lo cambierò", dove "lo" è ovviamente riferito ad un pessimo uomo di cui hanno avuto la sventura di innamorarsi e che non riescono a lasciare.
Non so voi ma io invece sento dentro di me spiriti (?) molto meno ambiziosi; per esempio ce n'è uno che da anni mi ripete: "rientrerò in quei pantaloni bianchi".
Purtroppo continua a non volermi dire quando questo accadrà.